Nel 1882, tredici giovani appignanesi chiesero all’amministrazione comunale un contributo per acquistare degli strumenti musicali e l’allora sindaco, il conte Ernesto Armaroli Tamborni e il segretario Romeo Giovannoni non esitarono ad fornire l’aiuto necessario. Giovannoni ne divenne il primo direttore e “si prestò per passione, senza compenso alcuno, a istruire i giovani”. Il gruppo si fece notare anche grazie all’alacrità del primo presidente Ermete Antonio Marchesini e con questi animi vivaci e dinamici, la banda partecipò a diverse importanti iniziative nel territorio maceratese.
Nel 1885 i membri diventarono 27, con un sostanzioso repertorio di 83 pezzi, divisi tra ballabili, marce e altri brani da concerto. L’attività proseguì incessantemente fino al 1906, con la direzione che passò da Ugo Belpasso a Ugo Giampieri fino al 1921, successivamente a Basilio Trillini di Filottrano, Primo Moschini e Oliviero Montebello.
Tra le due guerre mondiali, pur con difficoltà, i musicanti andarono avanti con il contributo della popolazione e un maestro appignanese, Alberto Francioni.
Il “Corpo filarmonico del dopo lavoro”, con 50 elementi, proseguì la sua attività con serate danzanti, feste di beneficienza, teatro, lotterie e iniziò a chiamarsi “Brigata amici della musica”.
Punto di forza di questo gruppo era Giuseppe Gasparrini, detto “Beppe del Birtina”, cantastorie popolare e cantautore.
Francioni diresse la banda fino agli anni’60, poì nacque il progetto NAM (Notaio Augusto Marchesini) che permise ai giovani appignanesi di suonare in lungo e in largo per l’Italia.
Superando l’ennesima crisi, nel 1980 il gruppo, tramite l’iscrizione all’Anbima e con un contributo di 750 mila lire (da parte del ministero del Turismo) si avviò verso un nuovo rilancio.
Insieme al maestro Domenico Fratini entrarono a fare parte le prime due musiciste del gruppo e nel 1996, con un nuovo atto costitutivo la banda acquisì il nominativo “Corpo bandistico città di Appignano”.
Dal 1999, con il maestro Andrea Mennichelli, la banda ha solcato importanti palchi esteri come Grecia, Ungheria e Austria.
Il corpo bandistico oggi è seguito dal maestro Mirco Barani, conta circa 40 elementi ed esegue un repertorio che spazia dalle grandi liriche classiche, a quelle tradizionali, ai compositori internazionali contemporanei.